Storia

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Il Gatto e la sua Storia

Fin dall'antichità il Gatto è stato oggetto di venerazioni, i primi furono gli Egizi che lo consideravano un animale sacro grazie alle sue doti di caccia e bellezza.

Il Gatto viene raffigurato in molti dipinti Egizi, era così adorato che veniva rappresentato anche su i sarcofaghi delle famiglie più nobili e quando moriva veniva perfino mummificato.

Nel 2.000 a.c. questo felino si trovava soprattutto nei paesi del Medioriente, con l'arrivo dei Romani il Gatto si è diffuso in tutto Europa, soprattutto quello a pelo lungo come il Persiano che era molto richiesto dalle famiglie nobili e grazie ai quali questa razza è arrivata fino ai giorni nostri.

Durante l'Inquisizione il Gatto passa dalla venerazione alla persecuzione, si pensava fosse l'incarnazione del male a causa del fascino che suscitava e del suo carattere indipendente, per questo venne perfino bruciato vivo nelle piazze insieme alle donne, considerate streghe, nella notte di San Giovanni.

Nel 1800 il Gatto ritrova il suo posto come Gatto da compagnia, viene nuovamente apprezzato e ricercato, tanto che nel 1871 si svolge la prima esposizione felina al Cristal Palace di Londra che vede partecipare diverse razze tra le quali il Siamese, Thai, il British e Main Coon.

Si inizia così a cercare di salvaguardare le Razze feline e gli standard di razza, evitando di perdere le caratteristiche fisiche e caratteriali delle razze selezionate, alle quali si aggiungono nuove razze create dall'uomo attraverso incroci.

Nel nostro secolo il Gatto non viene venerato come fosse una divinità ma per gli appassionati è amato come un componente della famiglia, dobbiamo ringraziare i nostri antenati che sono riusciti a proteggere questo felino e tramandarci la sua storia.